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Bisessualità femminile: Significato, cause e Psicologia

La sessualità femminile è più sfumata di quella maschile. Sarebbe questa la causa determinante della bisessualità femminile, almeno secondo recenti studi condotti dall’università dell’Essex che hanno messo in discussione il concetto stesso di eterosessualità nelle donne, sostenendo invece l’ipotesi che tutte le donne possono essere o lesbiche o bisessuali, ma mai etero.

Certo, Gerulf Rieger, il principale sostenitore e teorico di questo studio ha sollevato un vero polverone sulla bisessualità femminile, ma il tutto si basa su ipotesi che vale almeno la pena di analizzare, perché potrebbero aggiungere nuovi tasselli sull’orientamento sessuale. Ma andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta.

Quali sono i pregiudizi sulla bisessualità femminile?

Se ci avete seguito nell’articolo precedente sulla bisessualità maschile (link in uscita), abbiamo parlato della sessualità come di una vasta gamma di colori, dove sfumature e sfaccettature coesistono ed è meraviglioso così. Ma da un punto di vista di pratico, ci sono ancora forti pregiudizi in merito, e che riguardano sia la bisessualità maschile che la bisessualità femminile.

Se nel caso di quella maschile si parlava di omosessualità repressa o contingente, sulla scorta della scala di Kinsey, quella femminile vive ugualmente molti pregiudizi provenienti anche dalla stessa comunità LGBTQ. Agli occhi degli uomini etero, l’attrazione verso due donne diventa sinonimo di puro erotismo; non è compreso come un fatto alieno allo sguardo maschile, bensì come prodotto (porno edition) pensato esclusivamente per soddisfare il desiderio maschile. E quando sono le stesse donne a storcere il naso verso la bisessualità femminile, diventa una non accettazione all’interno di una comunità perché non sono stati ancora chiariti gli orientamenti.

Benché partano da presupposti completamente opposti, il risultato resta comunque pessimo nei confronti del concetto stesso di bisessualità, ritenuto sinonimo di confusione, promiscuità, infedeltà e chi ne ha più ne metta. Ma non solo discriminazione verso un orientamento sessuale, quanto messa in discussione della sua vera identità; era questo il nocciolo della discussione, almeno fintanto che abbiamo parlato di bisessualità maschile.

Diverso è l’approccio adottato negli ultimi anni riguardo la bisessualità femminile che, paradossalmente, diventerebbe non sono (finalmente) possibile, addirittura minerebbe l’esistenza dell’eterosessualità nelle donne. A questo proposito entrano in gioco gli studi britannici, che hanno analizzato quali possano essere le cause della bisessualità femminile, arrivando a conclusioni davvero impressionanti.

Quali sono le cause dalla bisessualità femminile?

Secondo tali ipotesi, la sessualità femminile sarebbe molto più variopinta di quella maschile, e in questa complessità risederebbe la tendenza delle donne che si autodefiniscono etero a provare ugualmente attrazione verso altre donne. Ma quindi davvero l’eterosessualità femminile non esiste? Al di là di conclusioni affrettate molto clickbaiting, si tratterebbe di una questione legata al concetto stesso di eccitazione sessuale, che nelle donne in generale funziona diversamente rispetto a quella maschile e, a quanto pare, c’entra poco con l’orientamento sessuale di appartenenza.

In questi termini si spiegherebbe perché le donne siano bisex e perché provino attrazione per ambo i sessi, scindendo così l’orientamento sessuale dall’eccitazione nelle donne. In seno all’orientamento, lo studio in questione considererebbe il lesbismo come una sorta di eccezione alla regola, perché prevede un’eccitazione più simile a quella maschile, spiegando il meccanismo su base ormonale.

A dimostrazione della veridicità dell’intero studio è stato condotto un test su un campione di donne eterosessuali sottoposte a stimolazione attraverso materiale erotico sia bisex che etero, e il risultato ha dimostrato eccitazione in ambo i casi. Ma durante il test è stata analizzata anche la risposta da parte delle donne lesbiche, confermando l’attrazione verso altre donne e non solo; se da un lato è stato rilevato come l’eccitazione femminile in questo caso fosse più fisica e corrispondesse alla risposta del corpo dell’uomo medio etero, dall’altro sembrerebbe anche confermare che l’atteggiamento delle donne in generale verso la sessualità sia diverso, e abbia più a che fare con fattori psicologici.

Figli di pregiudizi storici o costrutti sociali che siano, le donne tendono a subire un’influenza diversa quando si parla di sessualità, magari più fantasiosa ma sempre astratta. Certo, non quando si parla delle donne lesbiche, dove orientamento ed eccitazione coincidono, e specialmente quelle definite socialmente “mascoline” finiscono per comportarsi come gli uomini in fatto di sesso.

Che sia anche questo studio l’ennesima pretesa di normalizzare un pregiudizio di fondo?

Bisessualità femminile: psicologia e interpretazioni

La bisessualità femminile ha suscitato grande interesse soprattutto da un punto di vista psicologico. Gli studi che abbiamo citato in corso articolo si possono tranquillamente ascrivere in questa scienza. Conseguentemente alle cause che sono state immaginate a supporto della bisessualità quale orientamento sessuale vi sono alcuni fattori di natura psicologica dei più disparati.

Oltre la teoria secondo cui la bisessualità femminile per la psicologia non esisterebbe, così come avverrebbe per quella maschile, c’è la famosa fase di transizione in base alla quale l’attrazione sessuale verso il proprio sesso dipenderebbe da uno specifico periodo legato all’età, soprattutto l’adolescenza. In questo senso, la psicologia della bisessualità femminili mette in discussione la sua stessa esistenza rendendola contingente a un periodo particolare della vita. Ritorna, perciò, l’idea di contingenza al posto dell’originalità dell’orientamento.

Questo tipo d’interpretazione in psicologia è utilizzato spesso per spiegare l’origine di orientamenti sessuali non etero o non standard, generando a loro volta tutti i preconcetti e la cattiva reputazione cui soffrono le donne e gli uomini bisex.

Non meno interessante, in psicologia, è stato poi il peso che la bisessualità promette di dare in seno all’evoluzione umana. Secondo quest’ultima interpretazione, tutta l’umanità svilupperà la bisessualità come orientamento sessuale a causa di un progressivo indebolimento nella produzione degli estrogeni; specificamente, nel corso del tempo la riproduzione della specie non sarà un nostro bisogno primario. Tuttavia, in questa teoria c’è, fra le altre cose, un errore di fondo circa l’associazione infelice fra bisessualità e scarso desiderio sessuale.

Come capire se sei una donna bisessuale?

Il nostro Io è molto più complesso di quando uno studio esterno possa dimostrare, e quando si parla di orientamento sessuale ancora di più. Esistono, tuttavia, segnali che possono far capire di essere una donna bisessuale? Non andiamo certo in giro illuminati come Sims, per cui capire se abbiamo davanti a noi una donna bisex dobbiamo indagare più nel profondo. Oltre vari stereotipi di genere cui potremmo incappare, la cosa fondamentale è l’osservazione, in risposta a stimoli che possiamo dare. E quale stimolo maggiore, per entrare in sintonia con un’altra persona, è parlare in modo sincero?

Soprattutto quando ci confrontiamo su temi così delicati e personali, un ascolto attento e vivo è d’obbligo; sempre per creare ponti, anche per parlare della propria bisessualità ed esperienze pregresse. D’altra parte, se sei tu in prima persona ad avere il dubbio sulla tua sessualità e vuoi scoprire se sei bisex, la risposta potrebbe sicuramente non essere immediata, ma non per questo c’è da disperarsi. Chiamiamola intuizione finale, illuminazione, come vi pare. Dentro di noi, arriviamo prima o poi a capirlo, vedendo cosa ci piace e cosa no.

Qualcun’altra potrebbe averlo provato senza essere consapevole della propria bisessualità e solo in un secondo momento rendersi conto che le è piaciuto. E tu, donna bisessuale ancora inconsapevole di esserlo, un altro modo per rendertene conto e prestare attenzione a cosa guardi quando guardi un’altra donna (ebbene sì, le donne guardano a prescindere le altre donne). Ovviamente, non vogliamo qui rifare gli stessi errori e cadere negli stereotipi del caso, per cui è bene tenere comunque sempre presente che parliamo di atteggiamenti generici, non necessariamente verità assolute.

Per trovare allora una risposta a tutte queste domande, non sarebbe più utile iscriversi su siti incontri per bisex? Sul web ce ne sono diversi, e su ognuna di queste app potresti incontrare persone interessanti e una relazione soddisfacente.

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